Consegna del materiale L’autore è tenuto a inviare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. in forma integrale e definitiva il seguente materiale: - copia del testo in formato digitale .doc (word) su unica colonna con note a piè di pagina (sistema abbreviato), bibliografia (citazione bibliografica completa) e didascalie. Il testo, le note, la bibliografia finale e le didascalie dovranno essere compresi nei 35.000 caratteri, spazi inclusi; - immagini, al massimo otto. Testo Deve riportare il nome per esteso e il cognome dell’autore o degli autori. Nel testo: - le citazioni in lingua latina sono sempre riportate in corsivo senza virgolette; - le citazioni in lingue moderne sono rese in tondo e tra virgolette basse o caporali (« »); - l’omissione di parti di testo all’interno di una citazione è indicata con tre puntini tra parentesi tonde (…); - le eventuali integrazioni al testo citato saranno segnalate tra parentesi quadre (es.: «la figura [di A. Cederna] è …»); - indicare il riferimento all’immagine (fig.1). Per quanto riguarda la punteggiatura i segni di interpunzione dovranno sempre seguire le parentesi, le virgolette o i numeri di nota. II. Indicazioni bibliografiche (in nota) Le note devono essere segnalate nel testo con numerazione progressiva e inserite a piè di pagina. Gli esponenti di nota vanno in apice, senza parentesi, prima del segno di interpunzione ma dopo le virgolette e le eventuali parentesi. Ogni nota si conclude con un punto. Per la citazione bibliografica di un volume indicare: cognome (maiuscoletto) e, non separato da virgola, nome puntato dell’autore/i, virgola, titolo del testo in corsivo, virgola, editore, luogo di pubblicazione nella lingua del testo seguito dalla data senza punteggiatura interposta e punto finale. Edizioni successive alla prima si indicano ponendo il numero dell’edizione in esponente e riportando in parentesi tonda i dati riferiti alla prima edizione. Es. edizione successiva alla prima (stesso editore): BOSCARINO S., Sul restauro dei monumenti, Franco Angeli editore, Milano 1987² (1ª ed. Milano 1985). Es. edizione per tipi editoriali diversi rispetto alla prima pubblicazione: CHOISY A., Histoire de l’Architecture, Editions Vincent, Fréal & Cie, Paris 1964 (1ª ed. Gauthier-Villars, Paris 1899), vol. II, pp. 163-181. BRANDI C., Teoria del restauro, Einaudi, Torino 1977 (1ª ed. Edizioni di storia e letteratura, Roma 1963). Per opera curata da uno o più autori, dopo il nome del/dei curatore/i, aggiungere “a cura di” (in parentesi tonde) nella lingua dell’edizione (italiano: a cura di; latino: ed./edd.; inglese: ed./eds.; francese: éd.; tedesco: hrsg. von/vom), segue virgola, titolo dell’opera in corsivo, virgola, eventuale numero dei volumi, virgola, editore, luogo di pubblicazione nella lingua del testo seguito dalla data senza punteggiatura interposta, e punto finale. Per atti di convegno, giornate di studi in onore e cataloghi di mostre indicare anche il titolo della pubblicazione. Es.: GUIDOBALDI F., GUIGLIA A. (a cura di), Ecclesiae Urbis, Atti del congresso internazionale di studi sulle chiese di Roma IV-IX secolo (Roma, 4-10 settembre 2000), 2 voll., Pontificio istituto di archeologia cristiana, Città del Vaticano 2002. Es. voce di Enciclopedia: BENEDETTI S., voce Architettura, in Enciclopedia Italiana, 5 appendice (1979-1992), tomo A-D, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma 1991, pp. 203-205. Se il volume appartiene a una collana il titolo di questa e il numero del volume vanno riportati in parentesi tonde separati da una virgola, dopo l’indicazione dell’editore. Segue esempio di citazione bibliografica di articolo pubblicato in un volume di una collana: ESCH Arnold, Nobiltà, comune e papato nella prima metà del Quattrocento. Le conseguenze della fine del libero comune nel 1398, in CAROCCI S. (a cura di), La nobiltà romana nel medioevo, Atti del convegno (Roma, 20-22 novembre 2003), École française de Rome (Collection de l'École française de Rome, 359) Roma 2006, pp. 95-113. Per un articolo all’interno di una rivista, dopo l’autore, il titolo in corsivo e la virgola, mettere il nome della rivista in tondo tra virgolette basse (« »), dopo la virgola mettere “in”, virgola, in numero romano l’annata, virgola, eventuale numero di serie (in numero romano preceduto da s. o n. s. per nuova serie), virgola, anno di stampa, virgola, il numero del fascicolo in numeri arabi, virgola, le pagine iniziali e finali dell’articolo e punto finale. Es.: PICA A., in «Costruzioni Casabella», XVI, 1943, 182, pp. 3-6. CARBONARA G., Restauro fra conservazione e ripristino: note sui più attuali orientamenti di metodo, in «Palladio», n.s., III, 1990, 6, pp. 43-76. III. Abbreviazioni Di seguito sono elencate alcune abbreviazioni ricorrenti. cfr. = confronta vd. = vedi p. pp. = pagina/pagine ss. = seguente i fig. figg. = figura/figure tav. tavv. = tavola/e n. nn. = numero/i cit. = opera citata vol. voll. = volume/i mss. = manoscritto/i f. ff. = foglio/i l. ll. = linea/ee v. vv. = verso/i col. = colonna/e cap. capp. = capitolo/i I = IDEM (stesso autore precedentemente citato) EAD. = EADEM (stessa autrice precedentemente citata) Ib. = Ibidem quando si cita la stessa opera alla stessa pagina (non va indicato il n. della pagina) Ivi = quando si cita la stessa opera a una pagina diversa (dopo la virgola va indicato il n. della pagina) Infra = per rimando a pagine successive dell’articolo Supra = per rimando a pagine precedenti dell’articolo AL. = ALII AAVV = AUTORI VARI cat. = catalogo es. = esemplare inv. = inventario ca. = circa s.v. = sub voce m = metri cm = centimetri nota = nota Citazioni da siti web Cognome (maiuscoletto) e nome per esteso dell’autore, titolo del sito (corsivo), URL completo tra parentesi angolari (< >) e data della consultazione tra parentesi quadre. Citazioni di manoscritti e documenti Gli elementi per la citazione di manoscritti (abbr. ms./mss.) e di documenti (abbr. doc./docc.) sono: autore/i, eventuale titolo, data topica (come espressa nel documento), data cronica (ricondotta al sistema moderno) e segnatura. Si scrive l’eventuale cognome (in maiuscoletto) e il nome dell’autore per esteso nella lingua del manoscritto (se greco o latino, al nominativo) con versione in volgare fra parentesi tonde, dopo la virgola segue l’eventuale titolo in corsivo e/o l’indicazione del tipo di documento, virgola, date topica e cronica, segue la segnatura. La segnatura, in parentesi tonde, comprende: nome della città dove ha sede l’istituto di conservazione del documento, fondo d’appartenenza e sottoripartizioni: serie, buste, fascicoli, c./cc. (con r per recto e v per verso in corsivo senza punto). Dopo la prima citazione è ammesso l’uso di sigle purché si scriva la formula “d’ora in poi” tra parentesi quadre. Es.: VALADIER G., Il piano di esecuzione delli lavori urgenti da farsi nella chiesa di S. Cesareo in Roma, Roma 1821 (Roma, Archivio di Stato, Camerale III, Roma: chiese e monasteri, b. 1899, fasc. 28, cc. 2r-12v). VI. Didascalie Le didascalie riportano tutte le indicazioni relative alle immagini dell’articolo. Es.: Fig. 1. Eraclea Minoa, teatro greco, situazione odierna (foto dell’A., maggio 2011). Fig. 2. Roma, Planimetria di P. R. G. con indicazione della variante al tracciato di Corso Vittorio Emanuele II (1887), scala originale 1:2000, part. (Archivio di Stato di Roma, Fondo Piano Regolatore Generale, b. 24, fasc. 21). VII. Immagini Le immagini (fotografie, disegni, tabelle, ecc.), al massimo 8 in tutto, dovranno essere prive del diritto d’autore o accompagnate da una certificazione che ne attesti il permesso di stampa. Saranno accettate solo immagini in formato JPG o TIFF (è richiesta una base minima di cm 8). Le immagini devono essere a risoluzione 300 dpi.
Consegna del materiale L’autore è tenuto a inviare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. in forma integrale e definitiva il seguente materiale: copia del testo in formato digitale .doc (word) su unica colonna con note a piè di pagina (sistema abbreviato), bibliografia (citazione bibliografica completa) e didascalie. Il testo, le note, la bibliografia finale e le didascalie dovranno essere compresi nei 35.000 caratteri, spazi inclusi; immagini, al massimo otto. Testo Deve riportare il nome per esteso e il cognome dell’autore o degli autori. Nel testo: - le citazioni in lingua latina sono sempre riportate in corsivo senza virgolette; - le citazioni in lingue moderne sono sempre rese in tondo e tra virgolette basse o caporali (« »); - l’omissione di parti di testo all’interno di una citazione è indicata con tre puntini tra parentesi tonde (…); - le eventuali integrazioni al testo citato saranno segnalate tra parentesi quadre (es.: «la figura [di A. Cederna] è …»); - indicare il riferimento all’immagine (fig.1). Per quanto riguarda la punteggiatura i segni di interpunzione dovranno sempre seguire le parentesi, le virgolette o i numeri di nota. II. Indicazioni bibliografiche (in nota) Le note devono essere segnalate nel testo con numerazione progressiva e inserite a piè di pagina. Gli esponenti di nota vanno in apice, senza parentesi, prima del segno di interpunzione ma dopo le virgolette e le eventuali parentesi. Ogni nota si conclude con un punto. Per la citazione bibliografica di un volume indicare: cognome (maiuscoletto) e, non separato da virgola, nome puntato dell’autore/i, virgola, titolo del testo in corsivo, virgola, editore, luogo di pubblicazione nella lingua del testo seguito dalla data senza punteggiatura interposta e punto finale. Edizioni successive alla prima si indicano ponendo il numero dell’edizione in esponente e riportando in parentesi tonda i dati riferiti alla prima edizione. Es. edizione successiva alla prima (stesso editore): BOSCARINO S., Sul restauro dei monumenti, Franco Angeli editore, Milano 1987² (1ª ed. Milano 1985). Es. edizione per tipi editoriali diversi rispetto alla prima pubblicazione: CHOISY A., Histoire de l’Architecture, Editions Vincent, Fréal & Cie, Paris 1964 (1ª ed. Gauthier-Villars, Paris 1899), vol. II, pp. 163-181. BRANDI C., Teoria del restauro, Einaudi, Torino 1977 (1ª ed. Edizioni di storia e letteratura, Roma 1963). Per opera curata da uno o più autori, dopo il nome del/dei curatore/i, aggiungere “a cura di” (in parentesi tonde) nella lingua dell’edizione (italiano: a cura di; latino: ed./edd.; inglese: ed./eds.; francese: éd.; tedesco: hrsg. von/vom), segue virgola, titolo dell’opera in corsivo, virgola, eventuale numero dei volumi, virgola, editore, luogo di pubblicazione nella lingua del testo seguito dalla data senza punteggiatura interposta, e punto finale. Per atti di convegno, giornate di studi in onore e cataloghi di mostre indicare anche il titolo della pubblicazione. Es.: GUIDOBALDI F., GUIGLIA A. (a cura di), Ecclesiae Urbis, Atti del congresso internazionale di studi sulle chiese di Roma IV-IX secolo (Roma, 4-10 settembre 2000), 2 voll., Pontificio istituto di archeologia cristiana, Città del Vaticano 2002. Es. voce di Enciclopedia: BENEDETTI S., voce Architettura, in Enciclopedia Italiana, 5 appendice (1979-1992), tomo A-D, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma 1991, pp. 203-205. Se il volume appartiene a una collana il titolo di questa e il numero del volume vanno riportati in parentesi tonde separati da una virgola, dopo l’indicazione dell’editore. Segue esempio di citazione bibliografica di articolo pubblicato in un volume di una collana: ESCH Arnold, Nobiltà, comune e papato nella prima metà del Quattrocento. Le conseguenze della fine del libero comune nel 1398, in CAROCCI S. (a cura di), La nobiltà romana nel medioevo, Atti del convegno (Roma, 20-22 novembre 2003), École française de Rome (Collection de l'École française de Rome, 359) Roma 2006, pp. 95-113. Per un articolo all’interno di una rivista, dopo l’autore, il titolo in corsivo e la virgola, mettere il nome della rivista in tondo tra virgolette basse (« »), dopo la virgola mettere “in”, virgola, in numero romano l’annata, virgola, eventuale numero di serie (in numero romano preceduto da s. o n. s. per nuova serie), virgola, anno di stampa, virgola, il numero del fascicolo in numeri arabi, virgola, le pagine iniziali e finali dell’articolo e punto finale. Es.: PICA A., in «Costruzioni Casabella», XVI, 1943, 182, pp. 3-6. CARBONARA G., Restauro fra conservazione e ripristino: note sui più attuali orientamenti di metodo, in «Palladio», n.s., III, 1990, 6, pp. 43-76. III. Abbreviazioni Di seguito sono elencate alcune abbreviazioni ricorrenti. cfr. = confronta vd. = vedi p. pp. = pagina/pagine ss. = seguente i fig. figg. = figura/figure tav. tavv. = tavola/e n. nn. = numero/i cit. = opera citata vol. voll. = volume/i mss. = manoscritto/i f. ff. = foglio/i l. ll. = linea/ee v. vv. = verso/i col. = colonna/e cap. capp. = capitolo/i I = IDEM (stesso autore precedentemente citato) EAD. = EADEM (stessa autrice precedentemente citata) Ib. = Ibidem quando si cita la stessa opera alla stessa pagina (non va indicato il n. della pagina) Ivi = quando si cita la stessa opera a una pagina diversa (dopo la virgola va indicato il n. della pagina) Infra = per rimando a pagine successive dell’articolo Supra = per rimando a pagine precedenti dell’articolo AL. = ALII AAVV = AUTORI VARI cat. = catalogo es. = esemplare inv. = inventario ca. = circa s.v. = sub voce m = metri cm = centimetri nota = nota Citazioni da siti web Cognome (maiuscoletto) e nome per esteso dell’autore, titolo del sito (corsivo), URL completo tra parentesi angolari (< >) e data della consultazione tra parentesi quadre. Citazioni di manoscritti e documenti Gli elementi per la citazione di manoscritti (abbr. ms./mss.) e di documenti (abbr. doc./docc.) sono: autore/i, eventuale titolo, data topica (come espressa nel documento), data cronica (ricondotta al sistema moderno) e segnatura. Si scrive l’eventuale cognome (in maiuscoletto) e il nome dell’autore per esteso nella lingua del manoscritto (se greco o latino, al nominativo) con versione in volgare fra parentesi tonde, dopo la virgola segue l’eventuale titolo in corsivo e/o l’indicazione del tipo di documento, virgola, date topica e cronica, segue la segnatura. La segnatura, in parentesi tonde, comprende: nome della città dove ha sede l’istituto di conservazione del documento, fondo d’appartenenza e sottoripartizioni: serie, buste, fascicoli, c./cc. (con r per recto e v per verso in corsivo senza punto). Dopo la prima citazione è ammesso l’uso di sigle purché si scriva la formula “d’ora in poi” tra parentesi quadre. Es.: VALADIER G., Il piano di esecuzione delli lavori urgenti da farsi nella chiesa di S. Cesareo in Roma, Roma 1821 (Roma, Archivio di Stato, Camerale III, Roma: chiese e monasteri, b. 1899, fasc. 28, cc. 2r-12v). VI. Didascalie Le didascalie riportano tutte le indicazioni relative alle immagini dell’articolo. Es.: Fig. 1. Eraclea Minoa, teatro greco, situazione odierna (foto dell’A., maggio 2011). Fig. 2. Roma, Planimetria di P. R. G. con indicazione della variante al tracciato di Corso Vittorio Emanuele II (1887), scala originale 1:2000, part. (Archivio di Stato di Roma, Fondo Piano Regolatore Generale, b. 24, fasc. 21). VII. Immagini Le immagini (fotografie, disegni, tabelle, ecc.), al massimo 8 in tutto, dovranno essere prive del diritto d’autore o accompagnate da una certificazione che ne attesti il permesso di stampa. Saranno accettate solo immagini in formato JPG o TIFF (è richiesta una base minima di cm 8). Le immagini devono essere a risoluzione 300 dpi.