Monère
RIVISTA DEI BENI CULTURALI E DELLE ISTITUZIONI POLITICHE
NOTA INTRODUTTIVA AL PRIMO NUMERO
Monère è un progetto editoriale dedicato al tema dei beni culturali visti da diverse angolazioni che si presta ad ospitare punti di vista differenti, anche in antitesi tra loro, al fine di contribuire al dibattito contemporaneo. La rivista è un periodico annuale ed ospita contributi relativi alla storia dell’architettura, al restauro, al costruito storico e alla storia delle istituzioni politiche nell'ambito della tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale. Si rivolge a tutti i settori scientifici, professionali ed economici interessati: scienziati e ricercatori, docenti e studenti di università, accademie e istituti di formazione, amministratori pubblici, funzionari di musei, soprintendenze, forze di polizia e altre figure che svolgono un ruolo di rilievo nella tutela del patrimonio culturale. Rientrano nella sfera di interesse editoriale della rivista tutte le tematiche di tutela, conservazione, restauro, valorizzazione e gestione dei beni materiali e immateriali, studiate e praticate in Italia e nel resto del mondo. Monère si propone come luogo indipendente di incontro, confronto ed elaborazione, senza essere legata in modo condizionante ad alcuna istituzione, scuola o realtà politica e territoriale. La rivista è aperta in particolare alle innovazioni culturali e sociali, intende favorire il dialogo tra i temi della conservazione, tutela, valorizzazione e le politiche culturali, il restauro, l’architettura, la storia delle istituzioni politiche del settore, le ricerche scientifiche, i circuiti museali ed espositivi, l’economia dei beni culturali, in una prospettiva globale di corretta gestione del patrimonio esistente. Essa rivolge particolare attenzione al valore civile del patrimonio storico e artistico, per una cultura della fruizione aperta e volta a tutti i cittadini. Il periodico intende, inoltre, aprirsi al dibattito sul tema della tutela internazionale del patrimonio culturale, anche in relazione alle devastazioni avvenute nell'era del terrore, e alle catastrofi naturali (terremoti o dissesti geologici) o alle devastazioni dovute a cause antropiche, come incendi e allagamenti, per comprendere quali sono gli strumenti attuali di tutela disponibili utili a contrastare la perdita irrimediabile di ampie porzioni di patrimoni dell’umanità.